Sulla strada della fraternità universale
centro del dialogo con persone di convinzioni non religiose

Costruire insieme un mondo unito

Questo spazio ‘raccoglie quegli amici di varie culture che, se non hanno interesse in genere per una fede religiosa, non sono certamente indifferenti alle grandi, immense problematiche del nostro tempo. Anzi sono intenzionati a mettere le loro forze, i tesori dei loro cuori e del loro sapere al servizio dell’umanità. Sono fiduciosi che, puntando sulla realizzazione anche parziale dell’unità della famiglia umana, molte difficoltà cadranno da sé e molti perché avranno una risposta’.
Fonte: Chiara Lubich, Castelgandolfo 2 maggio 1992

 Il convegno del marzo 2017 "Il senso nel dolore", dal taglio interculturale, ha appassionato professionisti di varie discipline (medici, filosofi, giuristi, musicologi, scrittori, ecc.).

Riportiamo di seguito il contributo di Marina Sozzi, presidente dell'associazione INFINE Onlus, filosofa, bioeticista, tanatologa di Torino.

 

Stare nella ferita

Quando parliamo di dolore e, metaforicamente, di ferite, occorre saper discernere tra il dolore come esito dell’ingiustizia, della violenza, dell’indifferenza, del male creato dall’uomo e il dolore esistenziale, che in una certa quota è inseparabile dalla vita umana. Tale distinzione è indispensabile, perché l’atteggiamento da tenere nei confronti dell’una o dell’altra forma di dolore non è lo stesso. Dobbiamo contrastare il male prodotto da sistemi sociali e politici iniqui, ad esempio, che spinge molti uomini nell’estrema povertà. Ma possiamo accogliere il dolore che deriva dalla perdita di una persona cara o dall’insorgere di una malattia.

Ciò che complica le cose, è che spesso il dolore si presenta in forma mista, e, se si guarda alle sue cause, è talvolta ravvisabile il male anche nella sofferenza esistenziale: ad esempio quando la malattia che si contrae ha cause sociali facili da identificare, come certe forme di cancro cosiddette “ambientali”, che sopraggiungono per essere stati esposti per lavoro a sostanze cancerogene. O anche quando una catastrofe naturale avrebbe potuto non mietere vite umane, e invece causa vittime per l’incuria delle istituzioni preposte alla tutela dei cittadini.

segue... scarica il pdf

Allegati:
Scarica questo file (Stare nella ferita di Marina Sozzi.pdf)Stare nella ferita[ ]325 kB

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per consentire l’esplorazione sicura ed efficiente del sito. Chiudendo questo banner, o continuando la navigazione, accetti le nostre modalità per l’uso dei cookie. Nella pagina dell’informativa estesa sono indicate le modalità per negare l’installazione di qualunque cookie.