Sulla strada della fraternità universale
centro del dialogo con persone di convinzioni non religiose

View the embedded image gallery online at:
http://testweb.flars.net/it/chi-siamo.html#sigProIdd36d830d56
clicca per ingrandire l'immagine e per sfogliare l'album

 

 

Allegati:
Scarica questo file (Contributo Luciana Scalacci storia del dialogo (incontro sulla parola).pdf)Contributo di Luciana Scalacci[ ]378 kB

«Unire le nostre forze, quelle di chi non è particolarmente interessato alla fede e quelle di chi crede, perché troppo bello e necessario è l’ideale di una umanità libera ed uguale, affratellata dal rispetto e dall’amore vicendevoli»    
Chiara Lubich

Ad oggi esistono gruppi di dialogo tra persone credenti e persone senza un riferimento a una fede religiosa, soprattutto in Europa e in America Latina. Ne fanno parte persone accomunate dallo stesso desiderio di collaborare, di comporre nella fraternità la famiglia umana.
E’ un dialogo che si sviluppa sull’approfondimento e la promozione di valori umani condivisi nella vita e nella riflessione. Si approfondiscono temi come “laicità e fede” o di attualità; altri animano iniziative sociali e culturali o azioni di solidarietà.

La storia

Alla fine degli anni ’70 con la diffusione del Movimento, l’apertura verso persone senza una fede religiosa come agnostici, indifferenti e atei, matura al punto di esprimersi in un dialogo con una sua propria fisionomia poiché l’unità è anche rispetto profondo dell’uomo, della sua dignità, della sua identità, della sua cultura, dei suoi bisogni e di ciò in cui crede. A tal proposito nel 1978 nasce il “Centro internazionale per il dialogo con persone di convinzioni non religiose”. Nel 1992 al “Centro Mariapoli” di Castelgandolfo (RM) viene organizzato il primo Convegno internazionale che da allora ha cadenza periodica. Chiara ha incontrato personalmente il gruppo del Dialogo con persone di convinzioni diverse nel 1995 a Loppiano e nel 1998 a Castelgandolfo.

Il fondamento

E’ un dialogo a “tutto campo”, non può essere cioè settoriale o riservato solo ad alcuni momenti o occasioni perché nasce da un’ apertura all’altro che si radica nell’intimo del pensare e dell’agire.

  • la coscenza della propria identità
  • il totale rispetto per l’altro e la sua cultura
  • la reciprocità di chi sa di avere molto da dare e altrettanto da ricevere
  • l’inesauribile pazienza ad ascoltare per capire e confrontarsi con le ragioni altrui, ritenute sempre e comunque un arricchimento
  • la consapevolezza che le convinzioni dell’altro hanno la piena dignità quanto le nostre.

Notiziario

“Dialogo tra amici”: è un notiziario tradotto in 5 lingue che favorisce lo scambio di esperienze e di riflessioni.

Accanto al notiziario si propone anche una riflessione, il contributo del gruppo di amici dell' Uruguay, con la versione laica della Parola di Vita del Movimento dei focolari.

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per consentire l’esplorazione sicura ed efficiente del sito. Chiudendo questo banner, o continuando la navigazione, accetti le nostre modalità per l’uso dei cookie. Nella pagina dell’informativa estesa sono indicate le modalità per negare l’installazione di qualunque cookie.